Battipaglia, scoperta casa per anziani abusiva: 14 denunce - Le Cronache
Cronaca

Battipaglia, scoperta casa per anziani abusiva: 14 denunce

Battipaglia, scoperta casa per anziani abusiva: 14 denunce

BATTIPAGLIA. Scoperta una casa di riposo per anziani abusive nel pieno centro di Battipaglia. Sono stati i carabinieri della compagnia di Battipaglia agli ordini del capitano Giuseppe Costa a “liberare” tredici anziani ospiti di una struttura di via Ionio gestita dalla onlus Gli amici della terza età che fa capo ad una donna di Olevano Sul Tusciano. Quattordici le denunce emesse dai militari dell’Arma e il sequestro della struttura per un valore di un milione di euro. Le accuse vanno da “abbandono di persone incapaci” e “somministrazione di medicinali guasti”. Ad agire, all’alba di martedì, sono stati i militari del nucleo operativo coordinati dal tenente Gianluca Giglio. I carabinieri hanno fatto irruzione nello stabile di via Ionio, trovandosi di fronte a quella che era una vera e propria casa di riposo per anziani del tutto abusiva perché priva di tutte le autorizzazioni necessarie e, soprattutto, priva dei requisiti strutturali e tecnologici previsti per tali tipologie di strutture residenziali soprattutto se destinate ad ospitare anziani non autosufficienti. Tredici gli anziani, tutti ultrasettantenni, ospitati all’interno, la gran parte dei quali non autosufficienti ed affetti da gravi patologie anche a carattere psichiatrico. Per la legale rappresentante della onlus che è risultata gestire la casa di riposo, una denuncia per “abbandono di persone incapaci” e “somministrazione di medicinali guasti”. Dall’armadio delle medicine, durante la successiva ispezione condotta dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno sono saltate fuori alcune confezioni di farmaci scaduti di validità. I carabinieri hanno richiesto immediatamente anche il supporto sanitario di un medico geriatra che ha sottoposto ad accurata visita i pazienti trovandoli in buone condizioni generali di salute. Tutti e tredici i pazienti sono stati riaffidati alle cure dei loro famigliari, nei confronti dei quali pende l’accusa, anche per loro, di “abbandono di persone incapaci”. In corso accertamenti anche sulla regolarità delle assunzioni e sul possesso dei requisiti richiesti delle due persone trovate all’interno della struttura ed addette alla vigilanza dei pazienti.