Battipaglia, nasce il gruppo consiliare Mpa-Fdi - Le Cronache
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Battipaglia, nasce il gruppo consiliare Mpa-Fdi

BATTIPAGLIA. Nasce il gruppo consiliare Mpa-Fratelli D’Italia. Ieri mattina il capogruppo del Movimento per le Autonomie, riprendendo quanto accaduto per il Comune di Nocera Superiore, ha formalizzato la sua richiesta al presidente del consiglio comunale Ugo Tozzi. La richiesta è precisa: nomina di capogruppo di Mpa-Fdi. «Si tratta di una lascia passare – afferma Rocco -, per poter attendere l’adesione di altri consiglieri comunali che pure sono pronti a passare. Bisogna superare l’esperienza politica del Mpa per formare un gruppo forte». E l’iniziativa politica di Rocco potrebbe mettere in grande difficoltà la maggioranza che sostiene il sindaco Giovanni Santomauro. Una maggioranza ormai lacerata e che è in procinto di perdere ulteriori pezzi. Santomauro rischia di perdere ulteriori numeri in consiglio comunale di non avere più la maggioranza per votare il bilancio di previsione 2013. A passare con Fratelli D’Italia, il partito dell’ex presidente della Provincia Edmondo Cirielli, i consiglieri comunali di maggioranza Luigi D’Acampora e Orlando Pastina. Il terzo in pole position per l’adesione al nuovo gruppo è proprio il presidente del consiglio comunale Ugo Tozzi. I tre non hanno mai nascosto le loro simpatie per Cirielli e in campagna elettorale per le politiche hanno lavorato per portare voti all’ex presidente della Provincia. Si tratta di una doccia fredda per il sindaco Giovanni Santomauro che ha problemi interni anche con Unione di Centro, che ha chiesto l’appoggio esterno o una giunta tecnica, e anche sul fronte Pd. Proprio il partito democratico sembra essere il più determinato nel chiedere la verifica di maggioranza che dovrebbe svolgersi lunedì. Proprio il partito che nel 2009 sostenne la candidatura a sindaco dell’ex segretario generale del Comune di Battipaglia ora ha allo studio una serie di proposte da inserire nel bilancio di previsione 2013. Proposte, di riduzione delle spese inutili, che se non accettate metterebbero a rischio anche il voto del Pd al bilancio.