Battipaglia vendesi: nuovo estimo degli immobili - Le Cronache
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Battipaglia vendesi: nuovo estimo degli immobili

Battipaglia vendesi: nuovo estimo degli immobili

di Carmine Landi

BATTIPAGLIA. Il Comune ordina la conta dei beni.

Nei giorni scorsi, Gerlando Iorio, Ada Ferrara e Carlo Picone, membri della commissione straordinaria che regge le sorti della città, hanno deliberato una revisione di stima del valore degli immobili di proprietà di Palazzo di Città.

L’intento, naturalmente, resta quello di vendere.

Dal 2009, anno in cui il commissario, Alfonso Noce, stilò la prima lista, le amministrazioni hanno provato più volte a cedere i beni, ma le procedure di gara tese a fare in modo che Palazzo di Città conseguisse l’alienazione degli immobili, sono andate praticamente deserte.

Stando a quanto relazionato lo scorso febbraio da Alba Srl, la municipalizzata che, con delibera commissariale, ha inglobato la Veicolo Srl – partecipata comunale creata da Giovanni Santomauro per favorire la dismissione dei beni – il disinteresse dei potenziali acquirenti sarebbe stato provocato dal calo dell’andamento del mercato immobiliare negli ultimi anni e dalle attuali quotazioni dei cespiti. Iorio e i suoi, dunque, hanno affidato all’Ufficio tecnico e delle politiche comunitarie, diretto da Giancarlo D’Aco, e al Settore finanziario e delle risorse umane, timonato da Giuseppe Ragone, l’incarico di provvedere quanto prima possibile a determinare i nuovi estimi.

Diversi gli immobili che il Comune vorrebbe cedere: l’Americanino e il centro sportivo polivalente in via Giusti; il macello comunale in via Spineta; l’ex serbatoio di via Olevano; l’ex tabacchificio ATI di via Rosa Jemma;  Palaschiavo e Palapuglisi; le aree adiacenti alla tendostruttura di via Don Minzoni e i locali terranei di via Don Sturzo;  un fondo in via Abruzzi; i terreni rimasti invenduti nei pressi dell’ex sorgente in località Festola, a Olevano sul Tusciano; un chiosco a via Clarizia; un immobile, a via Fili Galardi, e un fabbricato, a via Leopardi; il bocciodromo di via Adige.

Una scelta drastica, imposta, tuttavia, dal rigore del piano pluriennale di riequilibrio finanziario, che graverà sulle spalle dei battipagliesi fino al 2023.

Lacrime e sangue, e terra e cemento.