AumentAzioni: Scuole Europee a confronto - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

AumentAzioni: Scuole Europee a confronto

AumentAzioni: Scuole Europee a confronto

 

Mercoledì 5 ottobre dalle ore 17 alle ore 21, giornata inaugurale per il VI festival Internazionale che si svolgerà presso il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci”

 

Oggi, dalle ore 17, presso il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno, giornata inaugurale per la VI edizione del Festival Internazionale di Musica Elettronica, organizzato dalla stessa istituzione e firmato dal Dipartimento di Nuove tecnologie e Linguaggi Musicali, coordinato dal M° Silvia Lanzalone. Il cartellone di “AumentaAzioni” vivrà il taglio del nastro, a cominciare dalle sale con installazioni dove incontreremo “S.T.One” un’opera basata su di un sistema di ascolto omnidirezionale realizzata da Giuseppe Silvi, del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, uno strumento elettroacustico per la riproduzione di forme sonore tridimensionali, la cui struttura tetraedrica permette l’irradiazione sferica dei suoni nello spazio in maniera omnidirezionale; unitamente alle installazioni di due studenti di Musica Elettronica del Conservatorio di Salerno dal titolo “Dualità” per sistema di diffusione multicanale, suoni e musica realizzata con un algoritmo di generazione musicale, firmata da Andrea Secondulfo e “Sound Screen” un’ installazione che dà la possibilità di ascoltare e di “vedere” la traccia dei suoni generati tramite il gesto della mano su uno schermo interattivo. I gesti della mano producono forme e colori e trasformano i suoni ad essi correlati, ideata da Antonio Russo. Quindi ben tre set di Augmented Sounds una selezione di opere acusmatiche e audiovisuali, con opere di docenti e studenti delle scuole di Musica Elettronica di Conservatori italiani e stranieri, come il Conservatorio di Bolzano, docente Roberto Zanata, del quale verrà proposto Nero Metropolitano, prima opera acusmatica in quadrifonia della trilogia di opere dedicate al colore “nero” – le altre due sono “Nero siderale” e “Nero ipogeo” – commissionata da Spaziomusica, realizzata con Supercollider, composta sia di oggetti sonori naturali e trattati che di suoni sintetici puri composti in una drammaturgia gestuale-contrappuntistica, il Conservatorio di Trapani, docente Marco Gasperini, con Scorie, Invenzione n°3, un accumulo reiterato delle riletture di frammenti musicali e di inusuali manipolazioni, il Conservatorio di Birmingham, con un’opera di Simon Hall, Voyage Foog Phat Moog, Richard Barret e Kees Tazelaar del Conservatorio di Den Haag con un’opera a quattro mani dal titolo “Equale”, unitamente a opere di giovani studenti del Conservatorio di Salerno, tra cui Biasin, Carlino e Vitolo, studenti del primo anno di corso di Musica Elettronica, con tre versioni di Imaginary Landscape n°5 di John Cage, e due studenti del corso di Musica applicata alle Immagini Francesco Gallo che presenta “Sospeso nella profondità” e Andrea Barone con “Licantropo”, e all’Università di Tor Vergata, con opere provenienti dal Master in Sonic Arts, di cui sarà possibile ascoltare un lavoro di Giorgio Nottoli, già ospite a Salerno nel 2014 e un lavoro di Giovanni Costantini, coordinatore del Master, nonché opere dei docenti Delgado, Santoboni e Scalas. Evento serale della prima giornata, alle ore 20, Interazioni, con una scaletta che vede un’opera molto particolare di Steve Reich, Pendulum Music, interamente basata sul feedback, e composizioni per strumento ed elettronica in tempo reale di studenti dei corsi di musica elettronica in prima esecuzione assoluta Kiara Amici, Improptu 2 per pianoforte ed elettronica, Alberto Giordano che schizza con il flauto e il live electronics il “D-Day” lo sbarco in Normandia, e Michele Barbato con “Music On demand” (Computo Ergo Sum) per live electronics e Strumenti vari su richiesta. In scaletta anche due opere acusmatiche di ex-studenti, Leo Cammarano, che proporrà “Dalla terra al mare” un viaggio iniziatico sulle tracce di un suono interiore e Viviana Palladino, con Forfait, un omaggio all’ospite d’onore del festival, John Chowning, con un gioco di speculazioni elettroniche generate dall’algoritmo della sintesi FM del genio statunitense sugli strumenti musicali.

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