Arturo Sessa da segretario della Cgil a dirigente del Comune di Castel San Giorgio - Le Cronache
Cronaca Agro Nocerino Sarnese Primo piano

Arturo Sessa da segretario della Cgil a dirigente del Comune di Castel San Giorgio

Arturo Sessa da segretario della Cgil  a dirigente del Comune di Castel San Giorgio

di Pina Ferro

Il rappresentante sindacale della Cgil, Arturo Sessa inserito nella pianta organica del Comune di Castel San Giorgio. Una decisione, inaspettata, quella dell’amministrazione comunale guidata da Paola Lanzara che ha immediatamente scatenato polemiche tra i cittadini. La delibera è stata affissa all’albo pretorio pochi giorni fa. Tra i primi a scendere in campo è il gruppo social “Ultima ora da Castel San Giorgio” che in un post manifesta dubbi e perplessità sulla scelta operata e sulla necessità di dotarsi, da parte del comune di un nuovo dirigente. “Il comune di Castel San Giorgio – si legge nel post -si è appena dotato, 20 febbraio, di una nuova pianta organica che prevede ben 9 posizioni organizzative, ovvero 9 funzionari/dirigenti. Classificandosi così, come primo comune per numero di dirigenti in tutta la provincia di Salerno. La pianta organica è stata man mano, in questi 3,5 anni, ampliata per compiacere i politici di turno e i grandi elettori di questa maggioranza. Ultimamente è stato reintegrato al comune Arturo Sessa, che era in distacco sindacale e vicinissimo alla pensione, per creargli ad hoc un posto da dirigente del nostro Comune. C’era davvero bisogno di un’altra posizione organizzativa? Tra l’altro affidata a chi non ha mai lavorato? La risposta è assolutamente no. Però il signor Sessa, grande elettore di questa maggioranza, prossimo al pensionamento, ha ben pensato di farsi regalare una pensione d’oro dai cittadini di Castel San Giorgio e l’amministrazione tutta, ad esclusione ad onor del vero dell’assessore De Caro, ha accettato questa onerosa richiesta. Tanto ad Arturo Sessa lo paga Pantalone, mica loro. Un funzionario, oltre al lauto stipendio, percepisce in più tanti soldini, nascosti in vocine del bilancio come premio di funzione, di indennità, raggiungimento degli obiettivi e così via. Premi che vanno ad ingrassare lo stipendio e, se sì è in dirittura di arrivo pensionistico, vanno a garantire una pensione d’oro. Come vedete l’ex sindacalista ha pensato bene di metter le mani su un cospicuo tesoretto. Ora pensate per un attimo, e poi ritornate alle vostre vite, tutto ciò moltiplicato per i funzionari a quanto ammonta a fine anno e da dove vengono prelevati i soldini.Capito il giochetto? Un’altra marchetta elettorale a discapito dei cittadini e per fortuna che erano quelli della casa di vetro, e noi che pensavamo che stavano studiando a come risolverci il problema delle bollette gori. Però fa strano che un lavoratore, un comunista credente, un sindacalista integgerrimo, pensa a se e non ai tanti. L’amministrazione tutta: sono intese anche le opposizioni che stanno zitte e non solo perché si tratta del Sessa ma perché ci son troppe interessenze e allora meglio puntare i fari sul falso litigio per le scuole così il popolo si distrae”.