Antonio Iannone a tutto campo - Le Cronache
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Antonio Iannone a tutto campo

Antonio Iannone a tutto campo

di Gigi Caliulo

Grandi progetti nel solco del programma di governo presentato da Cirielli nel 2009. Aeroporto e termovalorizzatore tra le priorità. L’abolizione delle province? Una “foglia di fico” per nascondere altre vergogne da parte del Governo, il “peggiore della storia”. De Luca? “Sindaco a tempo pieno con lo stipendio da viceministro a tempo perso”. Antonio Iannone, presidente della Provincia di Salerno, a 360 gradi sull’attività di Palazzo Sant’Agostino, sugli scenari politici e sul futuro di Fratelli d’Italia.
Dieci mesi di presidenza. Un primo bilancio.
«Mi sento obbligato moralmente e politicamente al programma presentato nel 2009. E’ stato un lavoro molto duro a causa delle difficoltà istituzionali e finanziarie che stiamo affrontando. Abbiamo ereditato una Provincia fortemente indebitata: quando avremmo voluto occuparci di sviluppo e crescita abbiamo dovuto far fronte ai tagli criminali operati dai governi Monti e Letta. Con molto coraggio proseguiamo nell’azione di governo, finalizzata alla realizzazione di quelle infrastrutture che possono cambiare il destino del nostro territorio e dare un segnale di ammodernamento».
Anzitutto l’aeroporto.
«Siamo in una fase di pre-lancio. Quando siamo subentrati non si era all’anno zero ma sotto zero. Negli anni si è solo pensato ai consigli di amministrazione, alle polemiche e sono stati spesi oltre 50 milioni di euro. Oggi ci sono i presupposti per affidare la struttura a un gestore che possa portare la giusta professionalità e ristorare chi ha investito fino ad oggi credendo nello scalo».
Eppure si fanno ancora polemiche, spesso di tipo squisitamente politico.
«Ci sono troppi “civettoni” che solo per motivi di strumentalizzazione politica si augurano il fallimento dell’aeroporto: preferiscono essere “contro” a prescindere».
E il termovalorizzatore?
«La Provincia ha fatto in pochi mesi ciò che gli altri, in due anni, non sono riusciti a fare. Abbiamo espletato l’appalto dell’opera, in passato sono stati spesi milioni per espropri che presentano molte anomalie e per i quali ho già interessato la Procura della Repubblica. Non possiamo andare avanti sotterrando la spazzatura, le discariche fanno più male del termovalorizzatore. Non mi iscrivo al partito di coloro che reputano l’inceneritore utile solo a seconda di chi è titolare delle competenze».
Si realizzerà a Cupa Siglia?
«Abbiamo confermato la scelta operata dal Comune di Salerno».
Ma c’è la scure dell’abolizione delle Province.
«E’ la foglia di fico dei governi Monti e Letta. Vogliono coprire con l’abolizione ben altre vergogne quando, fino ad oggi, hanno solo “corcato” di mazzate i cittadini sul piano finanziario. Le Province non sono il male assoluto. A Salerno le indennità di carica, tra Giunta e Consiglio, rappresentano lo 0.13 percento del bilancio di 561 milioni complessivi. Noi non siamo attaccati alla poltrona, difendiamo i servizi al territorio, la gestione delle strade e i plessi scolastici, senza dimenticare i nostri dipendenti, che voglio pubblicamente ringraziare per il loro impegno».
Facile comprendere il suo giudizio sul Governo.
«E’ pessimo, sta facendo addirittura peggio dell’esecutivo Monti. Hanno adottato misure tutte contro i cittadini ad eccezione dell’impignorabilità della prima casa. Iniziativa, peraltro, della nostra Giorgia Meloni».
Nella squadra c’è anche Vincenzo De Luca.
«Sta facendo il sindaco a tempo pieno con lo stipendio da viceministro a tempo perso».
C’è poi la grana-Berlusconi.
«La condanna mette il Pd in una condizione paradossale. E’ alleato del suo avversario storico, conclamato come delinquente dalla magistratura, la cui azione è stata sempre sostenuta dal Pd. O Berlusconi è un perseguitato e quindi il Pd sostiene i persecutori, o Berlusconi è colpevole e quindi il Pd è alleato di un delinquente».
Il caso-Cirielli.
«Ribadisco quanto già detto: Edmondo Cirielli è un esempio di uomo e di politico. Sono certo che il tempo sarà galantuomo, lo è sempre con le persone per bene».
Fratelli d’Italia: quale futuro?
«Sullo scenario nazionale è l’unico, vero progetto politico di centrodestra, pensiamo già al dopo-Berlusconi. Ci affidiamo a un leader di appena 35 anni, una donna e una persona capace. A Salerno? Abbiamo conseguito un risultato numericamente importantissimo a dieci giorni dalla costituzione del partito grazie alla leadership di Edmondo Cirielli. Continuiamo sulla strada del rinnovamento, senza paura».