di Andrea Pellegrino «Tra le persone e le merci, sceglieremo sempre le persone. Così come tra la solidarietà ed il profitto, sceglieremo sempre la solidarietà e l’accoglienza. Ma ognuno faccia la propria parte». L’appello è del presidente dell’autorità portuale di Salerno, Andrea Annunziata che ieri si è espresso sugli sbarchi dei migranti al Porto di Salerno. Due fino ad oggi ma che potrebbero aumentare di qui a poco a dismisura. Infatti, si parla di un nuovo possibile approdo che potrebbe già esserci nei prossimi giorni, ed in particolare dovrebbe esserci già giovedì. Tant’è che proprio venerdì è stato fatto un ulteriore sopralluogo presso la banchina che solitamente ospita la nave Etna. «Ho rappresentato – dice Annunziata – le mie perplessità al Prefetto di Napoli (competente in materia, ndr) e ben presto ufficializzerò la mia posizione nelle sedi opportune. Non vorrei che l’efficienza dimostrata sia un danno». Ed Annunziata spiega: «Non possiamo essere l’unico scalo portuale in campo per affrontare questa emergenza. Ripeto, la nostra solidarietà è massima, così come il nostro impegno ma c’è bisogno di una collaborazione complessiva da parte di tutti. Non possiamo essere gli unici». Tra l’altro, prosegue il presidente, «non ho capito neppure come vengano scelti gli scali portuali. Secondo quale criterio si decida Salerno, piuttosto che Napoli o Civitavecchia. Quest’ultimo potrebbe essere a mio avviso il porto ideale per questo tipo di operazione». Quanto ai danni economici alle attività portuali, Annunziata per ora minimizza ma a lungo andare – dice – «ci saranno. Non fosse altro che la preoccupazione di armatori ed operatori inizia a farsi sentire». Al momento – prosegue – «la disponibilità degli armatori è stata massima, anche al costo di ritardare di due o tre giorni partenze ed arrivi. Ma se fosse una consuetudine avremo dei problemi abbastanza seri. A meno che non si decida di incentrare il porto di Salerno esclusivamente su queste operazioni di solidarietà». Ma quel che contesta il presidente dell’Autorità è soprattutto la mancanza di programmazione ed organizzazione. «Ci dicano come vogliono organizzarsi e soprattutto ci forniscano un calendario. Così davvero è impossibile e dannoso andare avanti». «Ebbene – prosegue – che ci siano più porti coinvolti, in modo da rendere questo un problema ed una emergenza nazionale che non riguardi esclusivamente la città di Salerno». Al momento oltre agli incontri già avuti ed il confronto con il Prefetto di Napoli, Annunziata annuncia: «Ho interessato anche la deputazione salernitana e so che c’è una interrogazione parlamentare. Auspico che lo stesso Prefetto di Napoli coinvolga anche i colleghi delle altre province per stilare un piano dettagliato che non ci faccia andare in affanno. In caso contrario la mia battaglia proseguirà ma tenendo ben presente che faremo la nostra parte fino alla fine e che il nostro livello di accoglienza e di solidarietà resterà sempre al massimo». E quella dei migranti, considerate anche le ultime notizie che giungerebbero dal Governo nazionale, rischia davvero di divenire una vera e propria emergenza. Anche sotto il profilo dei costi. Si stima, infatti, che il costo di un migrante varia dai 35 ai 50 euro al giorno, recuperati dall’apposito fondo europeo. Ma non solo. La stessa macchina dell’accoglienza (all’atto dello sbarco ai porti) sarebbe quasi esclusivamente affidata ai privati. Una su tutte: perché invece di utilizzare autobus privati l’esercito italiano non mette a disposizione i suoi?
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