Angri e Pontecagnano, la rivolta del Pd - Le Cronache
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Angri e Pontecagnano, la rivolta del Pd

Angri e Pontecagnano, la rivolta del Pd

di Andrea Pellegrino 

De Luca dalla sua bacheca Facebook smentisce incontri con “esponenti politici di vario colore e spessore” ma a Pontecagnano ed ad Angri il clima politico è sempre più acceso. L’ipotesi di una lista nata dalle ceneri dell’Udc, a sostegno della candidatura di Vincenzo De Luca alla presidenza della Regione Campania, ha messo in allarme la dirigenza locale democrat, non tanto per la lista quanto per chi la formerà. Da Pontecagnano pare sia partito perfino l’appello alla Picierno, in qualità di membro della segreteria nazionale, per scongiurare l’ingresso di Ernesto Sica nell’area del centrosinistra. Sì, perché nel comune picentino il veto che sarebbe stato imposto dai vertici locali, in primis da Giuseppe Lanzara (ex sfidante di Sica), attuale membro della segreteria provinciale, non riguarderebbe solo il Pd ma l’intera area del centrosinistra. Insomma Sica dovrebbe restare lì dove è, senza cambi di coalizione. Al momento dalla segreteria provinciale del Pd nessun commento sul caso Pontecagnano mentre sull’incontro ad Angri era stato lo stesso Cobellis a svelare le carte. Ma anche nella città dei Doria il dissenso interno al Pd non mancherebbe. Soprattutto da parte di Gina Fusco, membro della segreteria provinciale di via Manzo, già indicata come possibile candidata al consiglio regionale con il Pd. Se fosse confermata l’intesa De Luca – Cobellis – Mauri, la Fusco si troverebbe un candidato (sindaco in carica) nella medesima coalizione. Ma al momento – annunciano in molti – altro non sarebbe che una campagna acquisti del sindaco De Luca che potrebbe essergli utile soprattutto se si andrà alle primarie per la scelta del candidato governatore. Primarie che sarebbero spinte notevolmente dai deluchiani e condivise anche dalla stessa segretaria regionale Assunta Tartaglione che oggi, finalmente, con buona probabilità, farà eleggere gli organismi direttivi del partito regionale. Anche dall’assemblea di questo pomeriggio si conoscerà il prossimo orientamento in merito alle primarie. Chiuso l’accordo per la presidenza del partito (che andrà a Graziano, area Vaccaro) e per la guida della commissione di garanzia (che andrà a Cataldo, area Grimaldi) resta da definire solo la “segreteria allargata” e la direzione. Undici i posti (alternati uomo – donna) che dovrebbero andare a Salerno al Pd di maggioranza. Insomma ai renziani (della prima ora), ai deluchiani, e ai vari Iannuzzi e Valiante. Tra i nomi che circolano ci sono sicuramente quelli di Paolo Russomando e Sergio Annunziata (per l’area Renzi), l’area deluchiana dovrebbe puntare sul sindaco di Bracigliano Antonio Rescigno che di recente è stato nominato presidente della Comunità Montana “Irno Solofrana”. Resta in piedi il caso “Mgs” ,la componente che fa riferimento a Di Cerbo e Guarino, che rivendica un posto in direzione. «Dalla direzione e dagli organismi che verranno eletti capiremo anche gli orientamenti in merito alle regionali – spiega Paolo Russomando – Quanto alla mia posizione reputo indispensabile il percorso delle primarie. Poi vincerà il migliore e chi perderà dovrà sostenere la scelta della maggioranza. Credo che in Campania ci siano buone possibilità di vittoria. Non sciupiamo questa opportunità». La lista del Pd per le regionali in provincia di Salerno sarebbe quasi pronta. Alla fine mancherebbe solo il referente di Salerno città: casella lasciata vuota in attesa di conoscere il destino di Vincenzo De Luca. Perché in caso di ritirata del sindaco, in lista ci sarà, quasi certamente Roberto De Luca, secondogenito del primo cittadino. Quanto ai candidati certi, al momento sognano lo scranno regionale Paolo Russomando, Tommaso Amabile, Franco Alfieri. Poi gli uscenti Donato Pica e Anna Petrone. Ancora la new entry Gina Fusco e l’ex assessore comunale Nello Fiore. Poi il nome dell’area Vaccaro che dovrebbe essere quello di Vincenzo Pedace. Ma nel complesso scacchiere politico entra a pieno titolo anche la composizione della nuova Provincia, il cui assetto rientrerebbe nel pacchetto sancito con Cobellis. Oltre al nome di Valiante, per la presidenza si fa largo anche Mimmo Volpe, già consigliere provinciale, di recente tornato alla guida di Bellizzi. Anche l’area Vaccaro starebbe lavorando per far eleggere i suoi rappresentanti a Palazzo Sant’Agostino: al momento circola il nome di Marco Pastore. Ultimo elemento: il senatore Vincenzo D’Anna del Gal (gruppo vicino a Cosentino) avrebbe chiuso le porte a De Luca e al Pd. Sul suo profilo ha scritto: «Avviso a coloro che dentro Forza Italia sono per la svendita a Renzi. Non ci piace ‘o presepe». Quanto all’area del centrodestra, invece, pare che la campagna acquisti da parte di Vincenzo De Luca sia abbastanza attiva nella ricerca degli anti – Caldoro.