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Andrea De Simone ricorda il compagno Sabatino Mottola

di Andrea De Simone
Scompare un pezzo importante di una bella storia di impegno e di militanza.
Abbiamo fatto parte della stessa famiglia io e Sabatino.
Una famiglia ricca di ideali e di sentimenti.
Era l’apparato del Partito.
Accolse me e lui dopo una dura selezione fatta di esperienze di lavoro nelle scuole e nei quartieri della città per me,nelle campagne e nei paesini delle aree interne per lui.
C’e’ stata poi l’impegnativa scuola delle Frattocchie frequentata con dedizione e sacrificio.
Infine il lavoro a tempo pieno e senza orari,con la paga da metalmeccanico e con tante rinunce.
Lasciavi la precente occupazione che per alcuni era ben remunerata per una scelta di vita.
Per me ci fu l’immediato impegno nel settore più delicato,quello dell’organizzazione.
Per Sabatino invece,prima l’esperienza con l’Alleanza del Contadini e successivamente l’incarico nel partito.
Era in gamba e destinato a ruoli importanti se agli inizi degli anni ’90 la nostra famiglia non avesse vissuto l’esperienza di una brutta lotta politica che provocò divisioni,allontanamenti,punizioni.
Infine le successive trasformazioni,le scissioni, il mutamento della forma-partito.
Un intera generazione ebbe difficoltà a ricollocarsi nelle formazioni nate dopo la svolta della Bolognina.
Sabatino e’ stato uno di questi.
Nessuno degli impegni ,anche delicati,in imprese,enti e società è riuscito a rivitalizzare la passione per la politica.
Sono molto triste per la sua scomparsa.
A Rosa che ha condiviso con me la stagione della guida della Provincia,al figlio ed a tutta la famiglia l’affetto fraterno e le più sincere condoglianze.