Alla ri-scoperta dei corsi d’acqua dimenticati - Le Cronache
Salerno

Alla ri-scoperta dei corsi d’acqua dimenticati

Alla ri-scoperta dei corsi d’acqua dimenticati

Evento/Service proposto e promosso dalla Pro Loco Salerno Città Visibile APS e dal Lions Club Salerno Hippocratica Civitas per far conoscere un volto diverso, e per molti versi sconosciuto, del territorio della nostra città, un enorme patrimonio rappresentato dalle acque che dalle colline che sovrastano la città giungono fino al mare, con 3 passeggiate-incontri che dal Plaium Montis, dove aveva sede la Scuola Medica Salernitana nel Centro Storico, ci porterà alle Antiche Fornaci di Ogliara, con lo sguardo attento al Monte Stella, habitat naturale di diverse specie endemiche da salvaguardare. Il territorio considerato ha il suo punto di forza in 3 importanti risorse: il paesaggio archeologico – culturale, il paesaggio produttivo e il paesaggio naturale, con i quali applicare i principi dell’economia circolare in riferimento alla Convenzione Europea del Paesaggio del 2000, che promuove uno sviluppo territoriale, sociale, culturale e sostenibile dal punto di vista ambientale, economico, ecologico, continuamente ri-generato dall’azione e in cui natura, archeologia, storia, geografia sono univocamente racchiusi. La manifestazione offre una panoramica delle testimonianze dell’antica simbiosi tra l’uomo e l’elemento acqua in una città dove gli ecosistemi sono relegati e oltraggiati dalla cementificazione, che come ben sappiamo comporta il disboscamento e i problemi che ne conseguono: dissesto idrogeologico in primis. Nel Medio Evo fino all’età moderna la città aveva un buon rapporto con le acque. Ai numerosi conventi che popolavano la città si deve la regimentazione dei corsi d’acqua che attraversavano il centro abitato, le acque oltre ad essere utilizzate per la coltivazione dei giardini e degli orti urbani, dopo l’approvvigionamento venivano riutilizzate per i lavori artigianali, incanalate o deviate al fine di evitare ristagni e smottamenti del terreno. 1° giorno – 6 maggio 2021 passeggiata nel Plaium Montis: rione delle Fornelle, “salto del Fusandola”, Giardino della Minerva, S. Maria de la Lama Analisi del paesaggio archeologico-culturale – La prima giornata ha inizio nel rione delle Fornelle, un “piccolo paese” nel cuore della città, ravvivato da opere magistralmente disegnate sui muri delle case in un tripudio di colori, a ricordo del poeta Alfonso Gatto. Le Fornelle sono delimitate da uno dei tanti corsi d’acqua che attraversano Salerno, il Fusandola, che a ridosso delle mura si lancia in un tuffo di 15 metri, denominato il “salto del Fusandola” scomparendo alla vista, per sfociare al margine della spiaggia di S. Teresa. Lungo il suo percorso si affacciano orti terrazzati, ville e giardini di secolare bellezza, tra cui il Giardino della Minerva. La Pro Loco Salerno Città Visibile, già dalla sua costituzione ha considerato la Scuola Medica Salernitana e il Regimen Sanitatis Salernitani punti salienti delle sue attività, grazie al valido contributo sull’argomento della professoressa Paola Capone, studiosa e socia fondatrice della Pro Loco, tanto da sostenere la candidatura del Giardino della Minerva a patrimonio Unesco. Non mancherà una visita ai pregevoli affreschi medievali di S. Maria de la Lama con il Club di Territorio del TCI, ubicata sui gradoni della Lama, un altro dei tanti torrenti che attraversavano la città a partire dal monte Bonadies, oggi interrato. La passeggiata si conclude all’I.C. Barra, per la cerimonia di messa a dimora di specie arboree alla presenza degli studenti. 2° giorno – 11 maggio 2021 passeggiata lungo il fiume Irno – Fratte e la necropoli etrusca – rione Campione Analisi del paesaggio produttivo – L’Irno, il fiume che secondo alcuni studiosi ha dato il nome alla città di Salerno “luogo situato tra il mare e l’Irno”, rappresenta l’aspetto industriale della città fin dall’antichità con i ritrovamenti di antiche fornaci nel centro antico del rione di Fratte, dove si trova anche la Necropoli Etrusca, fino all’Ottocento, con lo sviluppo dell’industria cotoniera italiana, la M.C.M. (Manifatture Cotoniere Meridionali). Nella zona insistevano stabilimenti idroterapici che sfruttavano le cure benefiche delle acque sulfuree e ferrose, conosciute già dagli Etruschi. In prossimità del fiume Irno, Beniamino Caruso fece costruire una palazzina liberty vicino a una sorgente di acqua sulfurea, molto rinomata in passato, le Terme Campione. Sempre nell’area di Fratte, lungo la sponda del torrente Grancano, sul finire dell’800 erano ancora presenti 3 sorgenti di acque minerali che hanno dato vita all’ormai abbandonato stabilimento Vitologatti, l’acqua dei salernitani, dal sapore acidulo-effervescente-alcalino, in parte imbottigliata o utilizzata per i bagni termali caldi e freddi. La passeggiata si conclude all’I.I.S. “Trani-Moscati” per la cerimonia di messa a dimora di specie arboree alla presenza degli studenti. 3° giorno – 14 maggio 2021 passeggiata da Torrione a Mercatello – Monte Stella – Ogliara – Rufoli Analisi del paesaggio naturale – I corsi d’acqua incontrati nella zona occidentale, quasi tutti a ridosso del centro storico, scorrono interrati per larga parte, rispetto ai torrenti della zona orientale che nascono tra le colline di Sala Abbagnano e Giovi, hanno trovato lungo il loro cammino, almeno fino agli anni ’60 del secolo scorso, spazio sufficiente per dare vita a un medio e basso corso, più lento e meno accidentato, ben visibili e conservati, sono stati il vanto di un’estesa area verde e lussureggiante, ricca di agrumeti fiorenti del Paradiso di Pastena, sacrificati alla Tangenziale cittadina e da un progetto di urbanizzazione massiccia. Al Parco del Mercatello, dal nome del torrente omonimo, sorto per riqualificare i quartieri orientali, la ricca vegetazione oggi versa in condizioni di abbandono e incuria. La passeggiata continua all’I.C. di Ogliara per la cerimonia di messa a dimora di specie arboree alla presenza degli studenti. A Rufoli, meta conclusiva dell’evento, ci si ritrova sotto la maestosa quercia delle Antiche Fornaci De Martino, con il prof. Pasquale Persico a conversare di «cultura, progetti, cotture, impasti e colori», con lo sguardo rivolto al Monte Stella, già luogo di coltura e ricerca di varie erbe mediche, riportate in un codice della Scuola Medica Salernitana dal Maestro Garioponto. Si ricorda inoltre che è richiesto un contributo di € 5,00 a persona per sostenere il Giardino della Minerva e la chiesa di Santa Maria de Lama, nella quale sono in corso i lavori di restauro degli affreschi medievali.