All sax for Paolo Rigliari - Le Cronache
Spettacolo e Cultura Musica

All sax for Paolo Rigliari

All sax for Paolo Rigliari

Il concerto finale della IX edizione del corso di Perfezionamento “Viaggio con il Sassofono nel Repertorio Classico e Contemporaneo”, verrà dedicato alla memoria del docente scomparso ieri mattina. Stasera alle ore 20,30, la performance dei maestri presso i locali della parrocchia di San Francesco d’Assisi, in Campigliano di San Cipriano Picentino

Di OLGA CHIEFFI

Un fulmine a ciel sereno, ieri mattina, la notizia della scomparsa del docente di Sassofono del Conservatorio Statale di Musica di Benevento “Nicola Sala”. Paolo Rigliari ha da sempre unito la passione del cavallo, era allevatore di soggetti trottatori e la musica. Due discipline che possono sembrare distanti e che invece condividono la loro appartenenza alle arti, il ritmo, la leggerezza, la potenza, l’abnegazione totale, la volontà di andare oltre il suono, oltre se stessi, inseguendo quel profumo del rischio e dell’azzardo che rende memorabile un’esecuzione, una competizione, una dirittura e la vita stessa. Ieri mattina, alle 6,30, l’appuntamento con la morte sulla Strada Statale Appia nel territorio di Sessa Aurunca: Paolo Rigliari, è stato travolto e ucciso da un’auto in corsa, rientrando da un ippodromo, per seguire i suoi amati cavalli. Paolo Rigliari era un esponente e un divulgatore della Scuola italiana di sassofono, essendosi diplomato qui a Salerno, sede dell’unica cattedra di questo strumento, all’epoca col Maestro Francesco Florio, che ha onorato anche nel concerto del centenario della sua nascita, svoltosi al Teatro Augusteo, due anni or sono, suonando il sassofono basso. Stasera, alle ore 20,30, il concerto finale della IX edizione del corso di Perfezionamento “Viaggio con il Sassofono nel Repertorio Classico e Contemporaneo”, che si terrà presso i locali della parrocchia di San Francesco d’Assisi, in Campigliano di San Cipriano Picentino, non poteva che essere dedicato a lui e ai suoi insegnamenti, alla sua continua ricerca. I maestri Marco Gerboni, Massimo Mazzoni e Lucy Derosier, hanno allestito un programma particolare per questa serata speciale, una vera festa del sassofono, nell’ambito della quale verranno presentati anche gli ultimi modelli e accessori della prestigiosa ditta Buffet & Crampon di Parigi, che verrà però vissuta nel ricordo e nella nostalgia, emozioni, cui spesso è votata l’ancia. Un’ orchestra di cinquanta allievi formata da Amoroso Gaetano, Attanasio Martina, Bettini Carmelo,Cannavale Chaira, Maria Beatrice, Carello Francesco, Chiaradonna Mattia, Corrente Sara, Corrente Giorgia, Coscia Simone, D’Abbrusco Alessandro, D’Acunzi Veronica, D’Auria Marcello, De Maio Francesco, Di Libero Maria Antonietta, Di Napoli Angelo, Fasulo Sabatino, Fiondo Claudia, Fiorillo Stefano, Giudice Emanuele, Izzo Simone, Malandrino Valentina, Mandarino Michela, Maraffa Elisa, Mele Giacomo, Mozzillo Luca, Naddeo Rosina, Negro Salvatore, Nocera Luigi, Palumbo Maria Giovanna, Parente Lucia, Pastore Luca, Pastore Marco, Picardi Simone, Raimondi Giovanni, Rosolia Gaetano, Rossomando Augusto, Saviello Raffaele, Schiavone Gaia, Sessa Maria Francesca, Sibilia Antonio, Sibilia Gabriele, Tisi Vincenzo,Varallo Annachiara Villani Alessio, Vitolo Ivan, faranno da cornice ai loro maestri e tutor, Domenico Luciano, Marco Gerboni, Massimo Mazzoni, Angela Colucci, Lucy Derosier , Nicola De Giacomo, Gaetano Amoroso, Luigi Cioffi, in una eterogenea scaletta che comprenderà due omaggi nel centenario della nascita a Lenny Bernstein con un medley di West Side Story e all’amico magico Nino Rota, con Passerella d’Addio, il celebre girotondo di Otto e mezzo, a quarant’anni dalla scomparsa, oltre diversi brani di Astor Piazzolla da Esqualo a Years of Solitude, e ancora la trascrizione del concerto per oboe in Do Minore di Benedetto Marcello, affidato al sax soprano, un salto nell’eleganza di Ellingtonia, con la sigla ducale “Take the “a” train”, l’energia del Joe Zawinul di Birdland, sino ad evocare i crescendo rossiniani e le danze Polovesiane del Principe Igor di Aleksandr Borodin.