«Ai commercianti della zona orientale dimezzare le tasse» - Le Cronache
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«Ai commercianti della zona orientale dimezzare le tasse»

«Ai commercianti della zona orientale dimezzare le tasse»

di Erika Noschese

Dimezzare le tasse ai commercianti che, nel periodo di Luci d’Artista, subiscono un netto calo delle vendite. A proporlo è Aniello D’Alessio, titolare dell’omonima profumeria di via Santa Margherita, a Pastena. D’Alessio è tra i commercianti che – in più occasioni – si sono schierati contro l’amministrazione comunale rea, a suo dire, di non fare nulla di concreto per incentivare il commercio nella zona Orientale della città di Salerno. «Situazione commercio? Nella zona orientale siamo sotto zero. I problemi sono tanti ma dobbiamo smetterla di parlare di crisi perchè i locali, di sera, sono pieni», ha spiegato D’Alessio secondo cui i problemi – soprattutto nel quartiere di Pastena sono tanti: «uno su tutti è il degrado commerciale, non ci sono attività che hanno un prezzo medio e più si abbassano i prezzi più la situazione peggiora», ha aggiunto D’Alessio. Il titolare dell’omonima profumeria di via Santa Margherita si chiede anche come si può vendere la merce a soli 3 o 5 euro perchè, attacca, «con le tasse da pagare è impossibile e io in primis ho dovuto mandare i miei figli a lavorare altrove perchè non posso mantenerli nel mio negozio». Problemi questi che più di una volta sono stati evidenziati anche dagli altri titolari della zona orientale. Tra queste, la titolare del negozio Baci&Coccole di via F. Antonio Ventimiglia secondo cui le maggiori responsabilità di questo crollo netto nelle vendite è da addossare ai grandi centri commerciali: «La gente non acquista più e se una famiglia va in questi centri commerciali e hanno la possibilità di acquistare tutto, alle volte anche a prezzi convenienti e normale che a farne le spese saranno sempre i negozi di vicinato, costretti a chiudere perchè ormai il nostro settore è letteralmente in ginocchio». Ma di problemi, il quartiere Pastena sembra esserne pieno, a partire dal manto stradale, fino alla pubblica illuminazione, passando per la totale assenza di cestini per buttare anche una semplice carta, senza contare la chiusura delle strade in occasione di grandi eventi come La Notte Bianca che lasciano letteralmente isolati i negozi più distanti e collocati in traverse che, puntalmente, diventano inaccessibili. Discorso questo che, inevitabilmente, vale anche per la kermesse natalizia Luci d’Artista che quest’anno partirà ufficialmente il prossimo 15 novembre. Ed è in questo contesto che si inserisce la proposta di Aniello D’Alessio che chiede un dimezzamento delle tasse per tutti i commercianti della zona orientale: «noi, per 6 mesi l’anno, viviamo il deserto totale, ragion per cui a noi dovrebbero essere dimezzate le strade – ha detto D’Alessio – Bloccando piazza della Concordia e concentrando tutto al centro noi siamo puntualmente isolati». E con il rischio di un trasferimento dei venditori ambulanti dalla zona centrale della città a Mercatello la situazione, secondo il titolare della profumeria D’Alessio – potrebbe solo peggiorare (pericolo, questo, che sembra già scongiurato in quanto gli ambulanti avrebbero rifiutato la proposta dell’assessore Loffredo): «Si fa prima a dire che vogliono la chiusura della zona orientale perchè è a questo che stiamo arrivando, inutile continuare così», ha infatti aggiunto il commerciante salernitano.

Gas radon, un nuovo pericolo si abbatte sui commercianti salernitani: si rischia la chiusura

Un settore, quello del commercio, in profonda crisi, vendite che non decollano e periodo di saldi che non in rari casi fanno registrare veri e propri flop. A questo si aggiunge un nuovo pericolo, quello del gas radon nei locali a piano terra, secondo la legge regionale numero 13 dell’8 luglio 2019. A pagare la misurazione del gas radon dovrebbero essere – a detta di numerosi commercianti della zona orientale – i proprietari dell’immobile. Ed è qui che si scatena la questione: se alcuni hanno scelto la “formula” 50 e 50, ovvero dividendosi il costo totale che varia da 180 a 200 euro, molti hanno esplicitamente richiesto il pagamento totale della quota a carico del titolare del negozio. «Dubito siano cose che spettano a noi, già sovraccaricati di tasse da pagare», ha dichiarato Massimo Gregorio, titolare del bar Metro di Pastena che attende di conoscere nel dettaglio questa nuova legge che potrebbe causare nuovi problemi anche agli esercenti. «Se dovessero riscontrare problemi cosa fanno? Ci chiudono il locale in attesa dei lavori», ha spiegato invece D’Alessio. Gli esercizi commerciali, comprese le scuole, si sono dunque dotati di un dosimetro per avviare le misurazioni sul livello di concentrazione di attività del gas. «Purtroppo è obbligatorio altrimenti il nostro negozio risulterebbe inagibile, sono altri soldi da pagare per noi che, al giorno d’oggi, non solo facciamo fatica a pagare le tasse ma anche ad arrivare a fine mese», ha spiegato la titolare di Baci&Coccole che, al momento, non sa se si tratta di una quota unica o se si dovrà pagare ancora, nel corso dell’anno.