Agropoli, il comune “sfratta” gli alunni di una scuola primaria: genitori sul piede di guerra - Le Cronache
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Agropoli, il comune “sfratta” gli alunni di una scuola primaria: genitori sul piede di guerra

Agropoli, il comune “sfratta” gli alunni di una scuola primaria: genitori sul piede di guerra

di Arturo Calabrese

È scontro aperto ad Agropoli tra i genitori della scuola primaria “Mozzillo” e l’amministrazione comunale guidata da Roberto Antonio Mutalipassi. I bambini dovranno a breve tornare a scuola, ma alcuni di loro, quelli della classe 3A, sono stati spostati dalla struttura che sorge nei pressi del cineteatro, per l’appunto la “Mozzillo”, in quella sita in Piazza della Repubblica. Ad annunciare la cosa è la dirigente Margherita Baldi: «L’amministrazione comunale ha appena disposto l’indisponibilità dei locali del plesso di scuola dell’infanzia Mozzillo per l’allocazione della sezione 3A». Palazzo di Città si è giustificato dicendo che il numero di iscritti è così alto da non permettere una corretta fruizione degli spazi per tutti e che la soluzione sarebbe stata proprio la dislocazione in altra struttura.

La versione del comune, però, non coincide con quella della presidente del consiglio del Primo Circolo Didattico di Agropoli Chiara Izzo che vuole chiarire le cose: «Nel mese di giugno del 2017 – dice – l’allora consiglio di circolo, su richiesta dell’amministrazione comunale, deliberò a favore di una concessione d’uso di  alcuni locali, inutilizzati, del plesso scuola dell’infanzia Mozzillo, per collocarci un nido comunale. Nel verbale, si evidenzia che il consiglio approvò la richiesta e cito testuali parole:  “deliberando a favore di una concessione temporanea dei locali revocabile qualora si verificasse un incremento delle iscrizioni in quel plesso o si ravvisasse la necessità di utilizzare gli spazi concessi”. Dal mese di luglio 2022, con diverse richieste ufficiali, la dirigente scolastica ne ha chiesto la restituzione all’amministrazione appena insediata, al fine di ampliare il plesso e inserire la nuova sezione 3A, resasi necessaria per un cospicuo incremento di iscrizioni. I mesi estivi – le parole della presidente Izzo – sono trascorsi nel silenzio e nell’indifferenza dell’interlocutore. Giunti a settembre, finalmente, sono avvenuti degli incontri istituzionali, durante i quali si è fatta esplicita richiesta per la restituzione dei locali, proponendo una diversa collocazione al nido. La nostra proposta, nello specifico, è stata quella di spostare il nido comunale nei locali liberi (da sopralluogo effettuato, risultati idonei) ubicati al piano sottostante del plesso dell’Infanzia in Piazza della repubblica o, diversamente, in altra collocazione. A tale richiesta – aggiunge Izzo – l’amministrazione comunale ha espresso, come alternativa, la volontà di trasferire il nido presso la palestra della scuola primaria Landolfi, ignorando totalmente che, da legge di bilancio 2022, è stata istituito l’insegnamento dell’educazione motoria per le classi quarta e quinta alle primarie,  con nomina di docenti specifici. Proposta quindi per la scuola inaccettabile».

La vicenda è ancor più grave di quanto sembri e le parole della neo presidente sono chiare: «Ribadisco che il mancato accoglimento delle nostre istanze è stato comunicato ufficialmente il 7 settembre, nell’imminenza dell’inizio dell’anno scolastico. Nel documento inviato alla scuola si annuncia la decisione di spostare la classe neo formata 3A, e non il nido comunale, presso la struttura di “Santa Maria delle Grazie infanzia centro”». Chiara Izzo parla al termine di un importante consiglio di circolo che ha revocato la concessione dei locali della scuola “Mozzillo” al comune e ha chiesto il trasferimento immediato del nido in una diversa sede. «L’incremento delle iscrizioni per la scuola dell’infanzia – ragiona – è qualcosa di lecito, data la presenza di aule di proprietà del plesso Mozzillo, ed è una ricchezza che va tutelata e difesa da chi amministra e tiene a cuore il bene della città». Infine, la presidente esprime un personale giudizio: «Reputo la decisione dell’amministrazione lesiva degli  interessi di tutte le famiglie degli alunni del primo circolo e mortificante per il grande lavoro del personale docente, amministrativo e di collaborazione scolastica». Sulla questione, interviene anche il consigliere di minoranza, nonché rappresentante del movimento civico “Liberi e Forti”; Raffaele Pesce che scrive al sindaco, all’assessore alle politiche sociali Maria Giovanna D’Arienzo e al presidente del consiglio comunale Franco Di Biasi: «Alla luce della costruzione di un asilo nido comunale – argomenta – credo che la situazione andava gestita diversamente. L’amministrazione riveda le decisioni ricercando una situazione ottimale per i piccoli e per le famiglie».