Agro/Irno. Debiti al Consorzio di Bonifica. I sindacati attaccano Setaro - Le Cronache
Attualità Agro Nocerino Sarnese Cava dè Tirreni

Agro/Irno. Debiti al Consorzio di Bonifica. I sindacati attaccano Setaro

Agro/Irno. Debiti al Consorzio di Bonifica. I sindacati attaccano Setaro

Debiti alla Bonifica.
I sindacati
attaccano Setaro

Agro. Al Consorzio di Bonifica di Nocera Inferiore
“sempre la stessa musica”. I sindacati attaccano il commissario Setaro (nella foto).  «Purtroppo bisogna prendere atto anche questa volta del fallimento della gestione commissariale dell’ente. Nonostante i proclami elettorali del dott. Setaro (ex funzionario della Regione Campania che mel frattempo è stato licenziato dalla stessa giunta che lo aveva nominato) la  situazione economica finanziaria dell’ Ente non pare sollevarsi. A dispetto di quanto dichiarato dal Commissario, infatti, i debiti del Consorzio non sono affatto diminuiti e nonostante i numerosi sacrifici (contratto di solidarietà per 2 anni al con decurtazione del 25% dello  stipendio) i lavoratori non percepiscono le retribuzioni da 3 mesi, oltre a differenze retributive dal 2009».
I sindacati si riferiscono a diverse apparizioni di Setaro televisive dove annunciava i risultati gestionali ottenuti e poi affondano un duro colpo: «L’attuale gestione appare “sprecona, clientelare e  poco trasparente’ perché anche con l’avallo anche dei dirigenti interni procede a nuove assunzione di dipendenti e a nuovi contratti di collaborazione, acquisti mezzi poco confacenti alle reali attività istituzionali, predispone la mensa aziendale in spregio alla dovuta sobrietà che il momento richiede, regala incarichi di consulenza esterna, sottoscrive più contratti di telefonia mobile con un evidente aggravio di spese».
Il comunicato sindacale si conclude rimarcando: «Nonostante la messa in campo di una serie di azioni a salvaguardia dei lavoratori da parte delle sigle sindacali, Flai-Cgil e Fai Cisl, la situazione perô non pare cambiare e quindi si attende l’intervento del nuovo Governatore della Campania affinché venga fatta luce sulla legittimità degli atti posti in essere dal commissario».