Ad un mese dalla scomparsa del M° Giovanni De Falco - Le Cronache
Cronaca

Ad un mese dalla scomparsa del M° Giovanni De Falco

Ad un mese dalla scomparsa del M° Giovanni De Falco

 

“….Questo tipo di vita, costituisce la via che porta verso il cielo e verso questa confraternita di uomini che sono già vissuti e che ora, liberatisi del corpo, vivono in questo luogo che tu stai vedendo (e, infatti, era un cerchio luminoso, di uno splendore abbagliante in mezzo ai fuochi astrali) e che voi chiamate, come avete appreso dai Greci, Via Lattea”. Da quel luogo potevo osservare tutto il resto, che mi appariva di mirabile lucentezza. C’erano, infatti, stelle che non abbiamo mai visto da qui, ed esse erano tutte così grandi che noi non lo sospettiamo neppure; fra gli astri, il più piccolo era quello che sta più lontano dal cielo e più vicino alla Terra, e che brilla di luce altrui. Le stelle, poi, erano corpi celesti assai più grandi della Terra, e questa mi apparve anzi così piccola, che mi venne una stretta al cuore nel vedere che il nostro impero non occupa che un piccolo punto di essa”. E’ la promessa d’immortalità del Cicerone del De Republica, quel Somnium Scipionis, che dedichiamo al Maestro Giovanni De Falco, docente di clarinetto del Conservatorio San Pietro a Majella ad un mese dalla scomparsa e alla sua famiglia, alla moglie Antonietta La Gorga, ai figli entrambi musicisti, Nunzia e Alfredo, ai parenti tutti. Il ricordo fa rivivere l’Uomo. Oggi, quanti hanno il dono della Fede, potranno affermare che Giovanni è stata rapito agli uomini, perché «Divenuto caro a Dio, fu amato da lui» (Sapienza 4,10), continuando, così, ad attuare il suo messaggio di Maestro dolce e acuto, latore di un insegnamento nel quale ha saputo unire un’attenta ricerca filologica, nonché un taglio pressantemente sociale di onestà e fiducia nel futuro e di solidarietà per il prossimo, che ha costituito il suo vero patrimonio spirituale.  La Messa di Trigesimo sarà celebrata, stasera alle ore 19, presso la parrocchia di Maria SS. della Medaglia Miracolosa a Salerno. Olga Chieffi