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Accusato di aver abusato della figlia in affido, in appello pena ridotta da cinque a due anni

Pieffe
Sconto di pena in appello per il 48enne dei Picentini accusato di aver abusato della figlia adottiva. Ieri i giudici della corte d’Appello di Salerno hanno rideterminato la pena in due anni. Nel 2015 i giudici della prima sezione penale del tribunale di Salerno lo avevano condannato a 5 anni di reclusione. I fatti, risalgono al periodo compreso tra il 2005 ed il 2007 quando la minore – una ragazzina con un passato traumatico e vissuta per anni in un centro di accoglienza – non aveva ancora compiuto 16 anni. Protagonisti dei perversi giochi erotici sarebbero stati il 48enne, che aveva preso la piccola in affido, accusato solo di atti sessuali con minorenne e il suo anziano padre deceduto nel corso del procedimento giudiziario che rispondeva di violenza sessuale aggravata. Fu la stessa ragazzina a denunciare i presunti abusi a cui sarebbe stata sottoposta per anni dal patrigno che, insieme con la moglie, decise di prendere in affido due bambini, un maschietto ed una femminuccia che vivevano in un centro di accoglienza. Ora si pensa al terzo grado di giudizio.