“Pochi soldi per la sanità. Questa storia deve finire” - Le Cronache
sanità Campania

“Pochi soldi per la sanità. Questa storia deve finire”

“Pochi soldi per la sanità. Questa storia deve finire”

“La Campania è la Regione che nel fondo sanitario nazionale riceve meno di tutte le Regioni d’Italia. Questa storia deve finire”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ospite ieri sera di “Porta a Porta”. De Luca ha spiegato che “la Campania viene depredata ogni anno di 300 milioni di euro, perché nel riparto del fondo sanitario nazionale si applica solo un criterio, quello dell’età anagrafica, e siamo la popolazione più giovane. Ma c’è un secondo criterio che andava applicato, che era quello della deprivazione sociale, cioè il livello di reddito, la disoccupazione. Sta di fatto che oggi noi campani abbiamo 30 euro pro capite in meno rispetto al Lazio, 40 euro in meno rispetto alla Lombardia, 46 in meno rispetto al Veneto, 60 in meno rispetto all’Emilia Romagna e 80 in meno rispetto alla Toscana. Io sono per accettare la sfida dell’efficienza, se ci sono sprechi o elementi di clientela spazziamoli via senza problemi, ma facciamo un’operazione verità a partire dai dati di fatto”. De Luca ha ricordato che la Campania “è uscita da 10 anni di commissariamento della sanità facendo un miracolo e scontando il fatto che in 10 anni di commissariamento abbiamo perduto 13.500 dipendenti della sanità. Sfido chiunque a gestire un sistema sanitario in queste condizioni”. Eppure, ha concluso, “oggi la Campania è la Regione che ha i tempi di pagamento più rapidi d’Italia, paghiamo i nostri fornitori a 38 giorni”. “Ci stiamo preparando per dotarci di 20mila posti letto nei nostri ospedali. A questi ne sommiamo altri 2mila perchè prevediamo una ricaduta della stagione influenzale”. Ha proseguito il governatore nel corso della trasmissione condotta da Bruno Vespa. “Il 2 ottobre – ha detto – iniziamo la stagione della vaccinazione anti influenzale. Se avremo un sommarsi di pazienti con influenza e con il Covid, ci saranno una valanga di persone che si riverseranno in pronto soccorso”.