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Contro Feltri anche gli edicolanti, boicottata la vendita di Libero

La rivolta degli esseri inferiori parte dalle edicole. Anche a Salerno, come a Napoli a Palermo e in tante altre città del sud Italia, cartelli che invitano a scegliere altri quotidiani che non quello diretto da Vittorio Feltri. Complice, l’ennesima frecciata razzista del direttore durante l’ultima puntata di “Fuori dal Coro” condotto da Mario Giordano. Senza, tra l’altro, che quest’ultimo si dissociasse chiaramente, invitando a rettificare il suo collega per l’offesa perpetrata ai meridionali. Solo un pensiero all’audience, da parte di Giordano che potrebbe anche causare un embargo del Meridione nei confronti della trasmissione di Rete 4. Ma nel mirino, adesso c’è Vittorio Feltri, con il capofila a Salerno che è stato l’edicola Giovanni Gioia di Fratte. “Dopo le dichiarazioni di Feltri sul sud e sui meridionali, invito i lettori di Libero, a cambiare quotidiano e ce ne sono tanti Liberi…”, l’invito sui social con il cartello affisso in bella mostra all’entrata dell’esercizio commerciale. Nel frattempo, anche a Napoli, e provincia, le edicole si sono tutte allineate con il cartello di avviso che è stata una costante. Insomma, i meridionali rispondono per le rime alle offese gratuite di Feltri, boicottando palesamente il quotidiano da lui diretto. Del resto, un direttore come lui può fare a meno di lettori così “inferiori”. Chissà cosa ne penserà, però, il suo editore…