«Sarà una grande responsabilità ma spero tanto di ripagare la fiducia accordatami dalla società con un grande campionato». Queste le prime parole di Carlo Perrone, nuovo allenatore della Salernitana che subentra a Stefano Sanderra sulla panchina granata dopo otto giornate di campionato. torna esattamente dopo novantaquattro giorni dal clamoroso no al rinnovo del contratto con la Salernitana per il terzo anno consecutivo. Era il 17 luglio, la squadra doveva partire per il ritiro di Chianciano e Perrone disse ai dirigenti della società che non poteva continuare il proprio rapporto con la Salernitana in prima divisione. Alla base soprattutto divergenze sulla campagna acquisti. Un divorzio che nessuno si aspettava visto che il tecnico romano era un vincente e soprattutto era entrato nel cuore della tifoseria per il suo <aplomb> e la sua grande signorilità. Strappare un contratto e rimanere praticamente senza lavoro per seguire una sua linea di principio lo ha fatto amare ancora di più dalla tifoseria granata. In poco tempo la società prese contatti con alcuni tecnici e affidò la squadra a Stefano Sanderra, un allenatore che nel mese di giugno aveva vinto il torneo di prima divisione alla guida del Latina facendo approdare la squadra della città ciociara per la prima volta nella sua storia in serie B.Tutto lasciava presagire, comunque, un grande campionato da parte delal Salernitana visto che sono arrivati nomi importanti per la categoria, primo fra tutti Pasquale Foggia, un calciatore che ha calcato le scene della serie A ed è stato anche convocato in nazionale.Purtroppo le cose non sono andate per il verso giusto. Sette gare di campionato, la miseria di nove punti in classifica, due sconfitte in casa clamorose contro due neo promosse come Pontedera e L’Aquila. Insomma la gestione Sanderra non è stata delle più fortunate, diciamolo francamente. Il tecnico avrà avutole sue colpe per questo inizio di campionato, da retrocessione (ma quest’anno in prima divisione non si retrocede) ma anche gli atleti, o molti di loro, che la società gli ha messo a disposizione, non si sono espressi come tutti si aspettavano. E domenica, con il pareggio interno contro il Viareggio, la contestazione e le bordate di fischi finali, l’avventura a Salerno del tecnico ex Latina è giunta al capolinea. Il primo nome che è venuto fuori per il dopo Sanderra è stato quello di Perrone, l’allenatore amato dai tifosi salernitani e soprattutto profondo conoscitore dell’ambiente. La notizia del clamoroso ribaltone era nell’aria già da domenica sera. Le parole di Lotito che aveva cercato, blandamente, di difendere Sanderra, sono cadute nel vuoto visto che hanno cozzato contro la feroce contestazione della tifoseria. Il suo <entourage>, proprio su indicazione del presidente che, diciamolo, si era lasciato bene con Perrone al momento del divorzio di luglio, ha contatto subito l’allenatore romano che aveva rifiutato, in rapida successione le panchine di Ascoli e Torres. Quasi un presentimento per una futura chiamata della Salernitana che c’è stata da parte di Carlo Susini, suo grande amico ed estimatore. Il lavoro che attende Perrone è davvero arduo. C’è da risollevare le sorti di una squadra anche con il morale a pezzi. Ma Perrone è abituato alle sfide impossibili e soprattutto a vincere. Come sperano e si augurano tutti i tifosi della Salernitana per questo nuovo, gradito ritorno.
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