2 giugno 1946: la memoria attraverso il ricordo - Le Cronache
Attualità

2 giugno 1946: la memoria attraverso il ricordo

2 giugno 1946: la memoria attraverso il ricordo

Oggi è il 2 giugno 1946 ed è giunta al termine la seconda guerra mondiale, è finalmente caduto il fascismo e il regime dittatoriale sostenuto dalla famiglia reale italiana per più di vent’ anni. In questo giorno noi Italiani siamo chiamati a votare tutti: per la prima volta c’è il suffragio universale. Siamo tutti chiamati alle urne per scegliere cosa sia meglio: la repubblica o la monarchia? Sono passati otto giorni; è il 10 giugno 1946 e oggi sapremo l’esito della votazione.”Ha vinto la Repubblica!”. La gioia arriva nelle case delle famiglie italiane. È l’11 giugno 1946 e oggi è il primo giorno di una nuova era: “L’Italia Repubblicana”. Oggi, quindi, è giorno di festa e si è  deciso di festeggiarlo con un cerimoniale che prevede il passare in  rassegna le forze armate da parte del Presidente della Repubblica italiana, Luigi Enaudi. Sono passati due anni: è il 1 gennaio 1948 ed è entrata in vigore la “Costituzione della Repubblica Italiana” approvata dall’Assemblea Costituente.  È divenuta legge fondamentale dello Stato Italiano; infatti, occupa il primo posto nella gerarchia delle fonti nell’ ordinamento giuridico. Grazie a essa,  a tutti noi sono riconosciuti dei diritti: siamo tutti uguali, abbiamo pari dignità sociale. Oggi è il 2 giugno 2020, ed è il settantaquattresimo anniversario della Repubblica Italiana. Le tradizioni, però, sono cambiate; soprattutto quest’anno. Non potremo festeggiare quest’anniversario come di consueto. Nulla è cambiato nella forma di governo del nostro Paese, ma la sua anima è cresciuta e si è sviluppata.   Il nostro attuale Presidente, Sergio Mattarella, è una persona di grande rigore morale, con un forte senso della giustizia, un uomo equilibrato: incarna nella sua figura i valori e i principi alla base della nostra Italia.  La Repubblica Italiana è la cosa più bella che ci sia e la sua forza è tutta nello spirito di un popolo fiero e dignitoso.

Salvatore Esposito 1Cs

Articolo Precedente

Articolo Successivo